Grigori Perel’man e la lezione che vale più di un milione di dollari
Siamo abituati a vivere in un mondo dove tutto sembra avere un prezzo. Case, auto, follower, premi. Ma esiste ancora qualcuno che ci dimostra che non tutto si può comprare. Qualcuno che ha messo i propri principi davanti alla fama, davanti ai soldi, davanti alle luci della ribalta.
Quel qualcuno si chiama Grigori Yakovlevich Perel’man.
Chi è Perel’man?
Grigori Perel’man è un matematico russo, uno dei più brillanti del nostro tempo. Negli anni 2000, risolse uno dei problemi matematici più difficili del mondo: la congettura di Poincaré. Un’impresa talmente grande che gli valse la proposta di un premio da un milione di dollari, messo in palio dal Clay Mathematics Institute.
Ma Perel’man non accettò.
Non si presentò nemmeno alla cerimonia.
Rifiutò non solo il premio in denaro, ma anche la medaglia Fields, considerata il “Nobel” della matematica.
Quando gli chiesero il motivo, rispose con una calma spiazzante:
“Non tutto si può comprare.”
La lezione ai popolaretti
Nella nostra palestra popolare, questa frase ha un significato profondo.
Ogni volta che i nostr* ragazz* — i popolaretti — entrano sul ring, sanno che non stanno solo allenando il fisico. Stanno imparando il valore della disciplina, del rispetto, del sacrificio. Valori che non si vendono e non si comprano, ma si costruiscono giorno dopo giorno con il sudore, con la fatica, con la dignità.
La maglietta che indossano, quella che vedete, non è un semplice capo sportivo. È una dichiarazione.
Da una parte c’è un ragazzo con i guantoni, pronto a combattere. Dall’altra, un uomo con un corpo fatto di banconote e una testa a forma di simbolo del dollaro. Non è una lotta solo fisica, ma una sfida simbolica: tra chi difende i valori e chi vive solo per il denaro.
Perché Perel’man è un simbolo anche per noi?
Perché ha scelto di non vendersi.
Perché ci ricorda che la vera ricchezza non sta nel conto in banca, ma nella coerenza con se stessi.
Perché nel nostro piccolo, anche noi combattiamo ogni giorno per uno sport libero, accessibile, popolare. Senza sponsor miliardari, senza interessi, ma con una comunità che resiste, cresce e crede in ciò che fa.
Questo articolo è accessibile tramite il QR code sulla maglia. Perché vogliamo che ogni popolaretto sappia chi è Grigori Perel’man.
Vogliamo che sappia che non serve diventare famosi per cambiare il mondo: a volte, basta dire no. Basta credere. Basta rimanere umani.
E sì, non tutto si può comprare. Per fortuna.